Un’aula in cui tutti i bambini sono liberi di esprimersi, di partecipare a lavori collettivi per dare il proprio contributo. Uno spazio in cui l’io scompare per lasciare posto al noi, al gruppo classe, che diventa protagonista. Era così l’aula di Mario Lodi, un maestro per cui la parola “democrazia” è sempre stata alla base di ogni attività didattica. Anche della scrittura. Ce ne parla Alex Corlazzoli, insegnante e giornalista, in occasione del centenario della nascita del maestro.
Grazie alla scrittura collettiva, tutta la classe partecipa alla creazione e alla gestione di una storia. Così, per esempio, è nato Cipì, il libro più famoso di Lodi, che racconta la storia del celebre passerotto simbolo di curiosità e coraggio, ancora oggi considerato un classico della letteratura per ragazzi.
“In classe ci mettiamo in cerchio, ascolto le storie dei bambini, ascolto quello che hanno da dirmi. È lì che nasce la democrazia”. Mario Lodi raccontò i suoi metodi a Corlazzoli durante un’intervista alla Casa delle Arti e del Gioco. Il giornalista ha ricostruito quel dialogo proprio a partire dalla parola “democrazia”, che Mario Lodi per tutta la vita ha insegnato ai bambini, nella speranza che potessero continuare a metterla in pratica anche da adulti.
Le immagini che abbiamo scelto per accompagnare le parole di Alex Corlazzoli sono tratte dal video realizzato dai bambini della scuola primaria Quadrio e della scuola dell’infanzia Segantini, Istituto Comprensivo Sondrio Centro, in risposta al contest “Se io fossi Cipì“, promosso da Con i Bambini e dal Comitato nazionale per il centenario di Mario Lodi. Qui tutti i lavori ricevuti: https://seiofossicipi.percorsiconibambini.it/
Servizio a cura di Rosa Cambara