Adolescenza

A Cagliari ragazzi protagonisti con laboratori di arte, rap e podcast

#Quante storie - 25 Novembre 2024

Rap, laboratori di radio e podcast, esplorazioni urbane e teatro: a Cagliari si sperimentano pratiche innovative per costruire una scuola a misura di ragazzi grazie aLa scuola che vorrei, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Diversi i laboratori attivati. Tra questi, il primo è incentrato sulla creazione di canzoni rap, rivolto principalmente agli adolescenti tra i 12 e i 17 anni. Nato a Cagliari e con una durata di 48 mesi, il progetto mira a coinvolgere i ragazzi nell’esplorazione delle radici del rap, guidati dal rapper Willy Valanga. Attraverso video storici e momenti di confronto, imparano a scrivere e produrre brani, grazie all’associazione Efys.

“La tematica del testo che abbiamo scritto – racconta un ragazzo del laboratorio – è la città: quello che non ci piace e cosa, secondo noi, andrebbe migliorato.” E aggiunge: “Stiamo ancora lavorando al brano, perché pensiamo che ci sia molto da fare per la nostra città.”

La musica diventa così un mezzo di espressione e denuncia dei problemi di Cagliari, ma non l’unico. Efys promuove anche il mondo della radio con RadioSmart, dove i ragazzi possono montare podcast e interviste, disponibili online e su Spotify. Attraverso “esplorazioni” sul campo, la radio racconta il territorio sardo, creando così un legame più profondo con la loro terra.

A completare questo percorso ricco di sfumature c’è il laboratorio teatrale “Cada Die Teatro”.Dopo la presentazione dello spettacolo – racconta Mauro Lou, attore e regista del laboratorio – abbiamo avviato un laboratorio di costruzione dei personaggi, protagonisti della storia ‘Tre bottoni e la casa con le ruote’ di Gianni Rodari. È stata un’esperienza di condivisione straordinaria, dove i bambini hanno creato i loro personaggi con materiale di riciclo, dando loro cuore e forma.” Tra i partecipanti spicca Gabriele, un bambino che ha creato un calciatore del Milan usando una scatoletta di tonno.

Il progetto, promosso dal Comune di Cagliari e da numerosi partner pubblici e privati, tra cui la città metropolitana di Cagliari, l’Istituto Comprensivo “Satta – Spano – De Amicis”, la cooperativa sociale As.Ge.Sa, Efys, CSI Cagliari, Cada Die Teatro e la cooperativa La Clessidra, offre ai giovani opportunità educative integrative come servizi pre e post scuola, laboratori, attività estive e piccole iniziative di rigenerazione urbana.

Iniziato a marzo, è partito dalla formazione di operatori e operatrici, che applicheranno competenze legate al rispetto, alla diversità, alla didattica interculturale e alla comunicazione, per interagire al meglio con i destinatari delle attività.

Servizio a cura di Jacopo Francone
Si ringrazia Marinella Arcidiacono, responsabile comunicazione progetto “La scuola che vorrei”