Il “Castello” di Vizzini, un ex carcere borbonico nel catanese, può ritornare alla comunità attraverso l’avvio di un processo partecipativo. Il progetto “BeeDINI – Vizzini 2030“ intende valorizzare questo importante bene comune attraverso la nascita di un’impresa sociale finalizzata a generare alternative allo spopolamento delle aree interne.
Lo farà grazie ad un graduale percorso di accompagnamento alla creazione di una startup sociale locale che ha mosso i primi passi con una densa mappatura di comunità. Un cammino che prosegue coinvolgendo in processi di partecipazione attiva la comunità vizzinese, avviando allo stesso tempo processi formativi e di accompagnamento che serviranno a creare nuovi scenari di autoimprenditorialità sul territorio. Il progetto è promosso da Officine Culturali insieme ai partner dell’Università di Catania, del Caffè Sicilia di Noto, dell’Associazione Isola Quassùd e dell’Associazione regionale apicoltori siciliani con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.
Le attività pubbliche del progetto hanno preso il via lo scorso autunno coinvolgendo sin da subito i vizzinesi grazie a “BeeLAB: i laboratori di “BeeDINI – Vizzini 2030”. In particolare sono state avviate due iniziative laboratoriali che hanno posto al centro dell’attività la condivisione e la partecipazione, rendendoli processi fondamentali per riappropriarsi collettivamente di luoghi e spazi intorno e dentro un bene pubblico, imparando a collaborare con gli altri.
Marco Terranova, con Chiara Pisano, ha condotto il laboratorio di autocostruzione gestendo il processo di lavoro per la realizzazione di alcuni arredi della sala sociale del Castello-ex Carcere. I partecipanti, oltre ad avere la possibilità di conoscere la versatilità del legno, hanno avuto l’occasione di cooperare insieme per raggiungere degli obiettivi comuni sperimentando attivamente il lavoro di gruppo.
Emanuele Poki, con Luprete, ha guidato invece il laboratorio itinerante di muralismo dove alcuni cittadini di nuova e vecchia generazione hanno partecipato alla realizzazione di più interventi di arte murale, lasciando nel tessuto urbano un segno che connette il centro del paese con il monumento.
Servizio a cura di Claudia Cannatà e Carmen Baffi
Grazie alla collaborazione di Giovanni Sinatra, referente comunicazione del progetto BeeDini – Vizzini 2030
Riprese realizzate da Salvo Puccio