In Italia circa 1 biblioteca su 10 tra quelle censite da Istat dichiara di rivolgersi a bambini e ragazzi come categoria di utenza principale. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio #conibambini, a cura di Openpolis e Con i Bambini, pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura che si celebra il 24 marzo.
Eppure sono ancora profondi i divari nell’accesso alla lettura nel nostro Paese: solo la metà dei bambini e ragazzi si dichiara un lettore abituale. Una percentuale che non è uniforme sul territorio nazionale e su cui incidono divari sociali e territoriali profondi.
La lettura è uno dei comportamenti che più risentono dell’esempio familiare: se i genitori hanno questa abitudine, 3 minorenni su 4 a loro volta leggono. Al contrario, se le mamme e i papà non leggono, poco più di un terzo dei figli lo fa.
In questo quadro, le biblioteche svolgono una importante funzione nel contrasto alla povertà educativa. Sono luoghi diffusi sul territorio, spesso anche all’interno delle scuole, in cui bambini e ragazzi possono accedere liberamente per leggere, studiare e incontrarsi.
A tal proposito, abbiamo raccolto le testimonianze di alcune esperienze esemplari da Nord a Sud del Paese.
Per esempio, a Cinecittà, periferia di Roma Est, è nata BiblioAP, uno spazio recuperato nell’IIS Enzo Ferrari dall’Associazione daSud nell’ambito del progetto #Altafrequenza, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Oggi la biblioteca accoglie i ragazzi grazie alle attività del progetto Tornasole, selezionato da Con i Bambini e cofinanziato da Fondazione Bulgari. Tra i laboratori svolti, come ci hanno raccontato Tawid e Matteo, ci sono corsi di italiano per studenti stranieri, doposcuola, produzione musicale e rap.
A Santa Giusta, in Sardegna, invece, se i ragazzi non vanno in biblioteca è la biblioteca ad andare da loro. Con il progetto “Biblioteca, una risorsa per la comunità”, sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura, infatti, la biblioteca comunale ha portato i suoi libri e le attività in classe presso le scuole del territorio per farsi conoscere, stabilendo un rapporto di fiducia e di curiosità che ha favorito una maggiore frequentazione.
Dal progetto Futuro Prossimo, coordinato da Save the Children e selezionato da Con i Bambini, è nata la guida del Forum del libro “Contrastare la povertà educativa: una biblioteca in ogni scuola” per accompagnare chi gestisce le biblioteche scolastiche, luoghi preziosi per la formazione secondo molte ricerche. La guida, anche dopo la conclusione del progetto, sta continuando a circolare in Italia e all’estero: come ci ha spiegato la curatrice Luisa Marquardt, la guida è stata pubblicata in nuove edizioni da parte di istituti scolastici della Lombardia e della Liguria ed è disponibile anche in lituano.
Un altro esempio positivo viene dall’Alto-Adige, dove le biblioteche scolastiche fanno parte del sistema bibliotecario provinciale e sono inserite nel sistema e nella programmazione didattica. Gestite da bibliotecari specializzati, le biblioteche all’interno degli istituti scolastici contribuiscono alla formazione dei ragazzi con un patrimonio di libri e attività. Ce lo ha raccontato Luca Bizzarri – Direttore Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi – Provincia autonoma Bolzano Alto-Adige.
Servizio a cura di Rosa Cambara e Claudia Cannatà
Grazie alla collaborazione di Eleonora Farnisi, comunicazione progetto “Tornasole”; Gianni Licheri, responsabile progetto “Biblioteca, una risorsa per la comunità”; Monica Mastroianni, comunicazione progetto “Futuro Prossimo”