In Italia, ragazze e ragazzi sono meno preparati al problem solving rispetto alla media dei coetanei europei. Sono l’80,2%, infatti, i giovani italiani tra i 16 e i 24 anni che possiedono competenze digitali almeno di base nel problem solving, contro una media UE del 93,8%. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio #conibambini, “Stem, una sfida per l’Italia. L’importanza delle scienze e delle tecnologie nel mondo di oggi e i divari sociali, territoriali e di genere da ridurre nel loro apprendimento”, a cura di Openpolis e Con i Bambini.
Per colmare questo divario, il progetto “STEM*Lab – Scoprire Trasmettere Emozionare Motivare“, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e promosso dal Consorzio Kairòs, oltre a promuovere un approccio innovativo allo studio delle STEM (Science Technology Engineering Mathematics) in un contesto scolastico aperto al territorio, ha individuato nelle soft skills i pilastri su cui sostenere il proprio metodo educativo. Creatività, fiducia in se stessi, disponibilità all’osservazione e all’ascolto, capacità di adattamento, organizzazione, gestione delle informazioni, problem solving, capacità di comunicare e di lavorare in gruppo: sono queste le abilità che vengono allenate tutti giorni negli STEM*Lab, spazi allestiti nelle scuole partner del progetto in cui bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni possono mettersi in gioco, guidati da una comunità educante composta da docenti, educatori/trici, genitori, musei, istituzioni e associazioni locali.
Durante i laboratori STEM*Lab, non vengono mai consegnate istruzioni alla classe: in questo modo il metodo riesce a incentivare la capacità di analisi e deduzione dei ragazzi e delle ragazze che partecipano all’attività. Solo facendo esperienza in prima persona, imparando per tentativi e confrontandosi con il gruppo, è possibile acquisire consapevolezza delle diverse abilità e talenti, contribuendo a definire soluzioni che si arricchiscono delle specificità dei contesti in cui sono state formulate. Attraverso questa esperienza si costruisce, dunque, una griglia di ragionamento che formerà le abilità per affrontare il futuro contesto lavorativo.
L’altro aspetto che il progetto promuove in maniera esplicita si riferisce alla creazione di un ambiente di apprendimento inclusivo rispetto ai diversi background e soprattutto in termini di genere. Un altro dato significativo della ricerca dell’Osservatorio #conibambini, infatti, rivela che il 73,9% dei laureati in ingegneria nel 2019 è uomo, anche se in diversi paesi europei le ragazze conseguono risultati migliori dei ragazzi nelle discipline STEM. Per questo, soprattutto nelle aree con un più alto rischio di marginalizzazione, STEM*Lab ha favorito l’incontro delle bambine con alcune professioniste nell’ambito dell’ingegneria aerospaziale e biomedica, della ricerca fisica e della divulgazione scientifica legata all’ambiente, sia in aula in collaborazione con l’ESA European Space Agency che online attraverso la programmazione dello STEM*Lab Bookclub.
Il lavoro prosegue con la convinzione che queste discipline, in dialogo con quelle umanistiche, abbiano tutte le potenzialità per essere uno strumento inclusivo, innovativo e coinvolgente, preparando le generazioni più giovani ad affrontare un mondo professionale in cui esisteranno professioni che oggi non siamo nemmeno in grado di immaginare.
Gli istituti scolastici coinvolti nel progetto STEM*Lab:
PIEMONTE
IC Aristide Gabelli, Torino
IC Leonardo da Vinci – Frank, Torino
IC Settimo 3, Settimo Torinese (TO)
Istituto Comprensivo Borgo San Giuseppe, Cuneo
LOMBARDIA
Istituto Comprensivo Statale Via Giacosa, Milano
Istituto Comprensivo Cremona Cinque, Cremona
CAMPANIA
I.C. “Ferdinando Russo”, Napoli
IC Novaro Cavour, Napoli
IC De Curtis Ungaretti, Ercolano (NA)
ITI “G. Ferraris”, Napoli
SICILIA
ICS Rita Borsellino, Palermo
IC Archimede – La Fata, Partinico (PA)
Liceo Statale Santi Savarino, Partinico (PA)
Servizio a cura di Rosa Cambara
Grazie alla collaborazione di Nicoletta Daldanise, ufficio stampa del progetto STEM*Lab