Ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, in uno dei padiglioni delle storiche Officine Ducrot, che tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento producevano mobili in stile liberty, nel 2020 è nato NOZ – Nuove Officine Zisa, un luogo di produzione culturale, artigianale e tecnologica che offre opportunità lavorative per giovani inoccupati e migranti. Dopo anni di abbandono, lo spazio è stato valorizzato recuperando pienamente l’origine produttiva dei Cantieri.
Non solo officine tecnologiche, laboratori di ceramica e falegnamerie con macchine di nuove generazione a supporto di creatività e manualità, ma anche cucine capaci di coniugare la tradizione culinaria siciliana dei prodotti biologici di Verbumcaudo – provenienti da filiere etiche – ai sapori etnici dal mondo: il racconto perfetto della contaminazione culturale che vive ogni giorno Palermo.
Un’intensa attività di ristorazione rivolta alla città capace di costruire nuove prospettive di occupazione in un settore che troppo spesso fa emergere storie di sfruttamento e oppressione. Le cucine di NOZ contano sul lavoro di cuochi, aiuto cuochi, banconisti e fattorini, regolarmente concettualizzati, una squadra affiatata innamorata della missione sociale del progetto, promosso dal Cresm e nato con il sostegno della Fondazione Con il Sud già dal recupero del padiglione ex industriale. Una opportunità offerta a giovani siciliani e stranieri, una cucina “libera” che ha rappresentato per tanti di loro una forma e un’occasione di riscatto attraverso il lavoro e la partecipazione e che oggi continua a essere sostenibile grazie alla forte forza produttiva degli spazi.
(Il video è disponibile anche su Corriere.it. Lavoro da manuale è una rubrica promossa in collaborazione con Corriere della Sera Buone Notizie)
Servizio a cura di Claudia Cannatà
Grazie alla collaborazione di Elisa Chillura, responsabile comunicazione del progetto NOZ – Nuove Officine Zisa