Adolescenza

Alternanza scuola-lavoro: a Roma Est gli studenti organizzano eventi

#Lavoro da manuale - 21 Giugno 2024

“Nel percorso di alternanza scuola-lavoro ho lavorato alla progettazione di un evento dall’inizio alla fine. Questa esperienza mi aiuterà sia nell’ambito personale, per relazionarmi con le persone, sia nell’ambito lavorativo”. È il racconto di Gabriele, uno studente dell’IIS Enzo Ferrari di Roma che nel 2023 ha svolto l’alternanza scuola-lavoro presso ÀP – Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti, supportando l’associazione daSud nell’organizzazione dell’evento “Restart”, il festival delle creatività antimafia e dei diritti promosso e realizzato da daSud anche nell’ambito delle attività progettuali di Tornasole, il cantiere di innovazione pedagogica per il contrasto della dispersione scolastica a Roma Est selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Bulgari.

Oltre a Gabriele, anche altre due studentesse, Giorgia e Veronica, hanno scelto di raccontarci la loro esperienza nell’organizzazione di Restart. Tutti e tre studenti al quarto anno di scuola superiore, il loro racconto dell’alternanza scuola-lavoro accende i riflettori sulla periferia romana e sull’importanza di offrire non solo un’occasione per sperimentare nella pratica ciò che può – e che talvolta non può – essere appreso dai libri, ma anche un’opportunità per crescere e imparare a orientarsi fuori dalla scuola, magari scoprendo – laddove nulla è scontato – nuovi mondi e infinite possibilità per il proprio futuro.

Siamo abituati a immaginare e veder svolgere percorsi di alternanza scuola-lavoro all’interno di realtà e luoghi più standardizzati e riconosciuti come la fabbrica, la grande azienda, la società di consulenza o la piccola e media impresa. Molto meno invece all’interno di realtà più piccole del panorama sociale e culturale, ma altrettanto ben radicate sul territorio, che svolgono un importante lavoro educativo, sociale e culturale volto a promuovere benessere individuale e collettivo e a generare cambiamento.

L’esperienza di Gabriele, Giorgia e Veronica ci racconta proprio questo e molto di più, perché nata nell’ambito di una co-progettazione più ampia, frutto di un’alleanza strategica tra scuola e terzo settore che dal 2016 nel Municipio VII della Capitale vede un istituto tecnico, l’IIS Enzo Ferrari, e l’associazione daSud lavorare insieme grazie ad ÀP – Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti per contrastare povertà educativa e dispersione scolastica in uno dei territori più fragili della Capitale e cooperare per ridurre e prevenire il disagio, l’isolamento e l’emarginazione delle fasce giovanili più a rischio.

Siamo nel cuore della borgata Lamaro, dove spiccano due grandi opere di arte pubblica. La prima è il murale dedicato a Eros Ramazzotti, che proprio in quel comprensorio di case popolari e in quella scuola è nato e cresciuto. La seconda, più recente e a firma di Ozmo, è quella che ha riempito di colore e nuovo significato le mura della scuola: simbolo di conoscenza e saggezza, interpretato e rappresentato sotto forma di dea, “Sophia” si eleva a invito per coloro che ogni giorno varcano quella soglia a sognare, a realizzare ciò che si vuole diventare e a lottare per il diritto allo studio, la giustizia, la trasparenza.

Un’opera, quest’ultima, essenza dell’impegno e dell’importanza di un progetto come ÀP, l’Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti che da sette anni sperimenta con la scuola un modello integrato di percorsi educativi, sociali e culturali a supporto e a rafforzamento della didattica tradizionale: un luogo di pratica ed esercizio quotidiano di cultura e diritti, che vive di spazi rigenerati proprio all’interno del Ferrari: una biblioteca, un cinema, un teatro, una radio. Qui, cioè, dove Gabriele, Giorgia e Veronica hanno scelto di svolgere il percorso di alternanza scuola-lavoro che li ha coinvolti e visti prestare supporto alla progettazione, amministrazione, organizzazione e comunicazione di Restart – Festival delle creatività antimafia e dei diritti.

Promosso e realizzato anche nell’ambito delle attività progettuali di Tornasole, il cantiere di innovazione pedagogica per il contrasto della dispersione scolastica a Roma Est cofinanziato da Fondazione Paolo Bulgari e Con I Bambini, il festival ha animato tra settembre e ottobre dello scorso anno gli spazi di ÀP e della scuola con talk, interviste, spettacoli, musica e arte pubblica, permettendo a Gabriele, Giorgia e Veronica di misurarsi con nuove competenze, ma soprattutto di entrare in contatto con mondi nuovi e professionalità diverse a cui forse non si sarebbero avvicinati così presto.

Servizio a cura di Rosa Cambara
Grazie alla collaborazione di Eleonora Farnisi, comunicazione progetto Tornasole