Immigrazione

Buon lavoro: ascolto, orientamento e sicurezza alle rotonde

#Lavoro da manuale - 8 Novembre 2024

Durante tutta l’estate, un presidio mobile ha fatto sosta lungo le rotonde caratterizzate dal reclutamento di manodopera straniera presso i comuni a nord di Napoli e a sud di Caserta. Su questo lembo d’Italia, storicamente definito “Terra di lavoro”, un camper attrezzato si è presentato prima dell’alba affinché gli stranieri in cerca di lavoro che abitano queste province, persone esposte al caporalato,  potessero intercettare unità di strada formate da mediatori culturali ed operatori capaci di fornire  informazioni sull’orientamento, sull’accesso ai servizi sociosanitari e alle tutele legali. 

Si chiama “Esserci” ed è una delle attività del progetto “Buon lavoro! Azioni pilota per l’inclusione e il protagonismo dei lavoratori stranieri”, promosso dalla cooperativa Dedalus e sostenuto dalla Fondazione con il Sud. Un’attività, che proseguirà per tutto l’autunno. 

L’obiettivo principale dell’unità di strada è sviluppare rapporti fiduciari con i beneficiari, stabilendo un legame prezioso che parte dall’offrire un kit di dispositivi di protezione individuale formato da una pettorina ad alta visibilità, guanti da lavoro per la protezione delle mani e tappi per la tutela delle orecchie per quando si devono utilizzare macchinari rumorosi. Le prime ad essere percepite come provvidenziali sono proprio le pettorine ad alta visibilità, necessarie per chi attraversa su vecchie bici le strade provinciali prima dell’alba o quando fa buio per tornare dove si abita.

Questi sono solo gli strumenti dell’aggancio, di un rapporto che diventa presto un fiume di storie tra migranti di lunga permanenza e ragazzi appena arrivati, catapultati dallo sbarco alle rotonde senza neanche il tempo di elaborare la traversata. A cercarli sulle rotonde è la richiesta di manodopera agricola durante la semina o il raccolto oppure nell’edilizia durante le pause della stagionalità agraria. Ad accoglierli, invece, ci sono gli operatori di “Buon lavoro”, tra kit, ascolto e orientamento. 

Servizio a cura di Claudia Cannatà e Jacopo Francone
Grazie alla collaborazione di Alessandro Di Rienzo, responsabile comunicazione progetto “Buon lavoro”