Un luogo di confronto tra gli oltre 400 progetti selezionati in tutta Italia da Con i Bambini e sostenuti grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per creare sinergie tra professionisti e organizzazioni e far emergere modelli e buone pratiche riproponibili anche nelle policy pubbliche. È l’obiettivo del percorso delle “comunità di pratiche”, avviato a novembre 2020, in piena pandemia, che oggi finalmente giunge agli incontri in presenza, dopo un anno e mezzo di riunioni a distanza.
Lo scorso giugno, i referenti dei progetti del bando “Nuove Generazioni” (rivolto a bambini dai 5 ai 14 anni) coinvolti nelle comunità di pratiche del Centro Italia, si sono incontrati a Roma nella sede di Con i Bambini per confrontarsi sul tema del protagonismo e della partecipazione dell’infanzia. E lo hanno fatto prima di tutto mettendo in gioco sé stessi: gli operatori, infatti, si sono ritrovati a riflettere sul proprio ruolo e sulle modalità più efficaci per generare il protagonismo di ragazze e ragazzi che, soprattutto in questo periodo, chiedono di essere ascoltati davvero, riconosciuti e supportati nei loro percorsi di crescita.
“Ad oggi abbiamo organizzato 35 incontri coinvolgendo 16 gruppi di comunità di pratiche e complessivamente 270 partecipanti”, spiega Simona Rotondi, vice coordinatrice bandi e iniziative di Con i Bambini.
“Le persone si parlano, indagano il loro fare e questo offre a Con i Bambini da un lato e ai progetti stessi dall’altro una quantità enorme di contenuti che poi servirà per la sostenibilità futura di queste azioni – sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini – anche in relazione alle istituzioni e ai fondi destinati al contrasto della povertà educativa in Italia, per la programmazione europea 2021-2027, per il PNRR, per il Child guarantee, per le spese ordinarie di Comuni e Regioni”
Alla fine dell’incontro ogni partecipante ha portato con sé un piccolo dono, un oggetto simbolico per condividere un’esperienza di partecipazione avviata con i bambini, e scambiarlo con gli altri. Così, ognuno è tornato a casa con un pezzetto di progetto dell’altro, facendo circolare idee, motivazioni, sensibilità che nei vari territori stanno cercando di fare la differenza con il coinvolgimento delle comunità educanti.
Servizio a cura di Rosa Cambara
Grazie alla collaborazione di Monica Ruffato, facilitatrice delle comunità di pratiche