Si chiama “Utilità marginale” ed è un progetto che ha l’obiettivo di sottolineare la centralità di quello che la società considera spesso secondario: le capacità, i desideri, le potenzialità delle persone più fragili che amano mettersi in gioco, da una parte; la valorizzazione dei terreni incolti o abbandonati che diventano un bene comune, fulcro di attività di riscatto sociale, dall’altra.
Le due facce della medaglia sono, in questo caso, ragazzi con disabilità intellettive che oggi lavorano nel settore dell’agricoltura sociale occupandosi di colture innovative, i micro-ortaggi, gestendone la produzione con consapevolezza e competenza, e un terreno abbandonato nel Salento, recuperato grazie al progetto.
I micro-ortaggi sono giovani e tenere plantule prodotte da semi di varie specie di piante di interesse alimentare, dalla tradizionale cima di rapa all’innovativo basilico violetto.
Micro per le dimensioni ma non per gli aspetti organolettici, offrono un’ampia gamma di sapori (da quello dolce della bietola a quello amarognolo della rucola), di colori (da quello verde brillante del sedano a quello intenso del cavolfiore violetto) e di forme (dalle foglie allungate della cicoria a quelle a cuore del ravanello).
Sono “micro” per la durata del ciclo produttivo ma non per gli aspetti nutrizionali: rappresentano un concentrato di vitamine, sali minerali e antiossidanti per cui hanno meritato la definizione di “superfood” dalla letteratura scientifica. Sono “micro” per gli spazi necessari alla loro coltivazione ma non per il valore innovativo in agricoltura: garantiscono alta sostenibilità ed una shelf life prolungata sul mercato.
Attualmente 8 ristoranti acquistano le vaschette di micro-ortaggi di “Utilità marginale”, per decorare e arricchire i loro piatti.
In collaborazione con il Cergas di UniBocconi, è stata anche avviata una convenzione per elaborazione di un business plan per lo sviluppo dei micro-ortaggi.
Utilità marginale è un progetto sostenuto da Fondazione CON IL SUD e da Enel Cuore Onlus, promosso dalla Fondazione Div.ergo-ONLUS di Lecce in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA), la Cooperativa sociale Filodolio, l’Associazione di volontariato C.A.SA., il Consorzio SaraLab di Espéro, spin-off dell’Università del Salento, l’Azienda Agricola Pezzuto-Zafferano del Salento e la Confederazione Italiana Agricoltori di Lecce.
Servizio a cura di Manuela Intrieri
Grazie alla collaborazione di Gianluca Marasco