“Le speranze di un futuro migliore al Sud sono strettamente legate alla capacità di valorizzare i giovani e offrire loro strumenti di emancipazione e realizzazione”. Queste parole di Giovanni Laino, coordinatore nazionale del progetto Se. Po. Pass per l’associazione Quartieri Spagnoli, sono la perfetta fotografia del progetto che coinvolge oltre 70 neet, giovani che non studiano e non lavorano, in percorsi di crescita personale e professionale basata sul confronto con tutor, operatori e tra coetanei.
Nei primi giorni di gennaio, è partita la seconda annualità del progetto con un incontro in Calabria a cui hanno partecipato i ragazzi e le ragazze di Reggio Calabria, Napoli e Messina, condividendo con i loro compagni e con gli operatori le esperienze già maturate anche nelle altre città coinvolte dal progetto. A Milano e a Trento, in particolare, i ragazzi hanno frequentato stage formativi che rappresentano una vera e propria opportunità di colmare le distanze sociali e superare le difficoltà di crescita e affermazione che scaturiscono nei contesti periferici ed escludenti. Per questo, Se. Po. Pass diventa una seconda famiglia, come raccontano i ragazzi nel video, e allo stesso tempo un’avventura, una speranza, una scoperta dei propri talenti.
Se. Po. Pass – Sentieri, Ponti e Passerelle è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ed è promosso dall’Associazione Quartieri Spagnoli con un ampio partenariato in ciascuna delle città coinvolte che coinvolge scuole, enti locali e numerosi enti del terzo settore.
Servizio a cura di Claudia Cannatà
Grazie alla collaborazione di Maria Pia Tucci, referente territoriale per la comunicazione del progetto Se. Po. Pass