“Se le guardi da vicino, le parole ti portano lontano”. Inizia così l’intervista a Giusi Quarenghi, una delle 40 autrici e autori che ha partecipato alla XXII edizione di “Adotta uno scrittore”, un progetto didattico e culturale rivolto alle scuole, ideato e organizzato dal Salone Internazionale del Libro di Torino e sostenuto dalla Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria, in collaborazione con la Fondazione con il Sud.
Da febbraio a maggio 2024, gli autori partecipanti hanno incontrato oltre 800 studenti di 40 scuole di 9 regioni italiane, da nord a sud. Ciascun autore ha svolto 3 incontri nella classe in cui è stato “adottato”, instaurando un dialogo con i bambini e i ragazzi a partire dai temi affrontati nel suo libro. Tappa conclusiva del percorso è stato l’incontro di lunedì 13 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Al progetto hanno aderito scuole di ogni ordine e grado: 9 scuole primarie, 9 scuole secondarie di primo grado, 12 scuole secondarie di secondo grado, una scuola superiore in ospedale, 7 classi attive presso Case di Reclusione e Case circondariali (nelle città di Torino, Ivrea, Alessandria, Saluzzo, Genova, Bologna, Reggio Calabria) e una classe presso un Istituto Penale Minorile (Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti). Per la prima volta ha partecipato anche una classe di minori stranieri non accompagnati e studenti recentemente arrivati in Italia, presso il Cpia 3, sede Castello di Mirafiori, Torino.
L’adozione di Giusi Quarenghi, scrittrice e poetessa, è stata un po’ speciale: per la prima volta, infatti, è stata attivata un’adozione residenziale, permettendo all’autrice di trascorrere una settimana ad Atena Lucana, in provincia di Salerno, dove ha tenuto gli incontri con i bambini dell’Istituto comprensivo Sala Consilina Viscigliete.
“Quando il Salone del Libro ci ha proposto di organizzare i tre incontri di seguito, non ho esitato a dire sì, ho pensato che sarebbe stato bello goderci l’autrice in classe per tre giorni con noi, coinvolgere i bambini e lei stessa a 360 gradi sul nostro vissuto. Questo significa adozione”, ha spiegato Patrizia Giovanna Pagano, dirigente scolastica dell’istituto.
Secondo la didattica tradizionale, “ci sono i banchi che guardano la cattedra e la cattedra che guarda i banchi. Si presume che i bambini e le bambine guardino l’insegnante e l’insegnante guardi i bambini e le bambine. Secondo me la poesia permette di cambiare questo arredo della classe, la cattedra non serve più”, ha raccontato Giusi Quarenghi, che negli incontri con gli studenti ha portato alcuni dei suoi libri più significativi: “Io sono il cielo che nevica azzurro”, “La capra canta”, “E sulle case il cielo”, “Io ti domando” (Topipittori); “In canto” (Terre di Mezzo); “Io sono tu sei” (Giunti).
I termini per inviare la propria candidatura come classe alla nuova edizione di “Adotta uno scrittore” si sono chiusi a ottobre. Attualmente sono in corso le selezioni delle classi e degli autori. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Salone del Libro.
“Adotta uno scrittore” è una delle iniziative che il Salone del Libro di Torino dedica ogni anno ai più giovani. Tra gli altri progetti per le scuole ci sono “Un libro tante scuole”, per la lettura condivisa di un classico, rivolto alle classi del triennio della scuola secondaria di II grado; “Oltre la Notizia – Il coraggio di raccontarsi”, in collaborazione con il Corriere della Sera; “Bookstock”, che accoglie gruppi di lettura scolastici da tutta Italia che desiderano collaborare con il Salone alla presentazione di alcuni incontri con le autrici e gli autori durante la fiera a maggio; “Mi prendo il mondo”, un evento organizzato a Parma per i giovani lettori insieme al gruppo di ragazze e ragazze tra 15 e 23 anni riunito nella “Direzione futura”.
In virtù di questa attenzione verso le nuove generazioni, per coltivare lettori appassionati e cittadini consapevoli, il Salone del Libro di Torino ha scelto di aderire alla campagna “Non sono emergenza”, promossa da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile per contrastare il disagio degli adolescenti e promuovere il protagonismo dei ragazzi.
Servizio a cura di Rosa Cambara
Riprese di Fabio Ferrero