Maria Pia è entusiasta del tirocinio che le sta insegnando a realizzare guanti, la sua vita è totalmente cambiata e guarda al futuro con entusiasmo. Una professione che la appaga, un’esperienza che le sta dando tanto, non solo dal punto di vita professionale, ma anche umano. C’è anche Matilde, che lavora in una ludoteca a contatto con i bambini, la sua passione. Francesco e Luigi, invece, sono impegnati nel campo della ristorazione con la possibilità di un contratto di lavoro.
Sono i giovani coinvolti nel progetto “Oltre la pandemia”, sostenuto dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo e da Fondazione CON IL SUD, promosso a Napoli, Palermo e Catania dalla Fondazione AVSI in collaborazione con organizzazioni locali e dedicato ai “neet” (not in Education, Employment or Training), ragazzi e ragazze che non studiano, non lavorano, non cercano occupazione e che, in alcuni casi, vivono in contesti difficili.
Il progetto ha l’obiettivo di ridurre la marginalità e l’esclusione sociale, attraverso l’investimento sulla crescita educativa e personale di 175 giovani, valorizzando il contributo e le competenze delle nuove generazioni in un paese in cui il tasso di giovani neet (tra i 16 e 34 anni) è del 19%, dato nettamente superiore alla media europea (11,7%).
L’iniziativa si rivolge principalmente a giovani che hanno abbandonato precocemente la scuola e che provengono da contesti di marginalità e disagio sociale, culturale ed economico. L’obiettivo è quello di aiutarli a riattivarsi nella società attraverso piani educativi e formativi rafforzando il loro potenziale e la loro motivazione per la ricerca del lavoro, aumentandone le possibilità occupazionali e favorendone l’inserimento lavorativo.
In particolare in Sicilia, tra Catania e Palermo, si stanno realizzando azioni trasversali di orientamento al lavoro con particolare attenzione alle donne. Le attività prevedono corsi per la ricerca del lavoro, alfabetizzazione digitale e corsi di formazione professionale nel settore dell’assistenza e cura alla persona con tirocini presso famiglie e strutture educative.
Il progetto prevede inoltre l’apertura di un punto di ascolto ad accesso libero a Palermo dedicato al supporto di donne che si trovano sole ad affrontare problematiche derivanti da genitorialità precoce, mancanza di istruzione e lavoro che possono sfociare in emarginazione e sfruttamento.
Servizio a cura di Jacopo Francone e Manuela Intrieri
Si ringrazia Anna Zamboni, responsabile comunicazione progetto “Oltre la pandemia” e Aldo Gianfrate, responsabile produzioni visual AVSI