Il giovane Marco Polo è stato il filo conduttore delle attività sui temi del viaggio e della scoperta realizzati dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Riccardo Massa” di Milano all’interno del progetto Piccoli che valgono!, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e promosso in diverse regioni italiane dalla ong Mani Tese insieme ad un ampio partenariato.
Asia, Pietro, Lucrezia e Filippo, studenti e studentesse di tre classi quinte e di una classe terza della scuola secondaria di I grado, hanno accolto la proposta di farsi portavoce del lavoro svolto all’interno dell’istituto, seguendo il filo di una narrazione che li ha portati alla scoperta di luoghi reali e immaginari, sempre con un punto di partenza ben definito: la propria scuola.
Attraverso la finzione narrativa, ognuno si è avvicinato al celebre viaggiatore e ne ha incarnato le vesti in modo personale e originale, superando prove insieme ai compagni, scoprendo il valore simbolico degli oggetti e la possibilità di un pensiero divergente e creativo, imparando ad utilizzare linguaggi diversi come l’arte, la narrazione, la musica, il movimento corporeo.
Attraverso sollecitazioni musicali, immagini, giochi, momenti teatrali ed espressivi il viaggio è stata l’occasione che ha permesso di mettersi in ascolto di sé, di scoprire ed esprimere desideri, storie, qualità, paure, fantasie. È stato possibile infatti partire dal “sé” per sperimentare in forme nuove il passaggio al “noi” e pensare insieme agli altri come si sta quando si sta insieme, quando ci si sente comunità e non solo classe.
Cosa ci aspettiamo da un viaggio? Cosa porteremmo con noi se potessimo tornare indietro di due anni? Sono alcune delle domande a cui i protagonisti hanno risposto, soffermandosi sul racconto del viaggio personale e collettivo all’interno di una scuola completamente trasformata dalla diffusione del Covid-19.
Il racconto collettivo ha fatto emergere una storia fatta di viaggi, in cui dall’essere in classe si passa alle “casette” in cortile per rispettare le misure di sicurezza fino al trovarsi rinchiusi in casa. Luoghi e spazi ridisegnati, non senza smarrimento e sofferenza, in cui il tornare a scuola e adattarsi alla nuova dimensione ha portato con sé una scoperta sorprendente e inattesa. Come ogni imprevisto e avventura che accadono durante i viaggi, questo percorso ha aperto tuttavia la strada a qualcosa di nuovo e possibile.
Servizio a cura di Ortensia Ferrara
Si ringraziano Antonio Spadaro (Mani Tese), Chiara Lugarini e la casa di produzione Raccontami