Rigenerazione urbana

Il teatro come rinascita per i ragazzi de La mia banda è pop

#Cosa succede in città - 9 Gennaio 2025

Il progetto “La mia banda è pop”, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con l’associazione Chi rom e…chi no come ente capofila, ha risposto alla chiamata alle arti di “MONiTOR, Sensibili alle foglie” e dal gruppo carcere dell’Ex Opg Je so’ pazzo prendendo parte il 2 novembre all’iniziativa “Arte contro le pene capitali” all’ex OPG di Materdei (Na). In questa occasione, decine di artisti hanno esposto le proprie opere o si sono esibiti contro ergastolo e pena di morte. 

Anche il gruppo dei ragazzi di Scampia partecipanti al progetto “La mia banda è pop” ha preso parte alla giornata, vivendo il teatro come occasione di rinascita e di elaborazione attraverso il metodo portato avanti da “Arrevuoto Teatro e Pedagogia”. 

Succede così che un testo scritto nel 1829, “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo, rivisitato da ragazze e ragazzi, diventa l’occasione per una riflessione contemporanea sulla pena di morte e sul carcere. “Arrevuoto” è un progetto ventennale dall’alto valore pedagogico innovativo e prevede un approccio secondo cui, a partire da un testo teatrale, il copione viene totalmente riscritto, spesso stravolto dai ragazzi stessi che fanno propria la storia da rappresentare. Così il testo prende nuova vita arricchendosi delle esperienze e dell’apporto di chiunque voglia far parte del gruppo teatrale, a cui partecipano persone con più esperienza o anche nessuna.

Questo processo porta a dare un’identità nuova non solo alla pièce, ma anche agli attori stessi che hanno la possibilità di riscoprire lati di sé inesplorati. La testimonianza più lampante in questo senso è quella di Ciro, ragazzo 18enne che racconta l’esperienza di salire per la prima volta su un palco per recitare. “Nel fare teatro esprimi anche il tuo modo di fare. Ti senti più a tuo agio con le persone che ti capiscono quando reciti. Specialmente quando interpreti altre persone e ti immedesimi in loro”.

La mia banda è pop è un progetto regionale che si sviluppa nelle aree metropolitane di Napoli, Caserta, Salerno, Avellino, Benevento attraverso la partecipazione di istituzioni, servizi sociali, enti preposti alla giustizia minorile e ha come obiettivo mettere al centro i giovani destinatari, accompagnandoli in un delicato passaggio di ricomposizione di identità e legami. Costruire relazioni significative, fidarsi reciprocamente, favorire la partecipazione attiva, riscoprire talenti, passioni, esprimersi con voce finalmente autentica, con un richiamo alla responsabilità collettiva per una presa in carico condivisa.

Servizio a cura di Ortensia Ferrara e Jacopo Francone
Si ringrazia per la collaborazione e per le riprese Rossella Grasso, responsabile comunicazione La mia banda è pop