Daniel ha 41 anni, Giuseppe 37. Entrambi vengono da una vicenda di vita complicata, ma oggi hanno un lavoro come meccanici per una grande impresa catanese. L’azienda è la Dusty srl, tra le maggiori in Italia nel settore della raccolta e del trattamento dei rifiuti. Lavorano nell’officina, dove l’azienda si occupa della manutenzione di un migliaio di mezzi che servono sei delle nove province siciliane. Un lavoro di responsabilità, arrivato però con un iter non comune: da un tirocinio professionale svolto durante l’esecuzione di pena. Un percorso svolto all’interno del progetto “Fuori le Mura”, imperniato sul lavoro come fattore centrale del processo di inclusione sociale, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD nell’ambito dell’Iniziativa Carceri 2019.
“Tre anni fa abbiamo avuto la fortuna di conoscere Fuori le Mura. Abbiamo iniziato con la raccolta del cartone, poi con il lavaggio”, racconta Giuseppe. Otto mesi di percorso per ogni tappa, culminati nell’assunzione a tempo indeterminato in officina, esattamente come per Daniel. “Ho avuto la possibilità di crescere, di stabilizzarmi economicamente e grazie all’aiuto dei colleghi ho la possibilità di imparare ancora qualcosa in più per la mia vita. Si sta bene, nella famiglia non ci sono più problemi. Andiamo avanti, sempre più avanti”, racconta Daniel. Oggi “la soddisfazione è quella di imparare un mestiere e con una famiglia è una cosa importante un lavoro sicuro”, afferma Giuseppe, a cui fa eco Daniel: “Sono felice di quello che faccio”.
“Dei 52 tirocini avviati grazie al progetto, molti sono diventati contratti di lavoro e, per Daniel e Giuseppe, a tempo indeterminato”, spiega Domenico Palermo della Cooperativa Prospettiva Futuro, ente capofila del progetto di cui è direttore.
La sfida di “Fuori le Mura”, progetto avviato nel 2020 e che si avvia alla conclusione, non era del resto facile. “Abbiamo fatto una scommessa: non creare laboratori protetti per reinserire al lavoro le persone in esecuzione di pena, ma farli entrare come tutti gli altri nel mercato del lavoro ordinario. E abbiamo scelto un’azienda partner come Dusty srl, che ha 1.500 dipendenti, affrontando e superando i problemi di inserimento”.
Una visione confermata da Rossella Pezzino De Geronimo, amministratrice di Dusty. “Quando mi è stato proposto siamo stati felicissimi di essere partner di un progetto di inclusione. Ora a progetto finito siamo soddisfatti perché queste persone hanno iniziato una nuova vita”, conclude Pezzino De Geronimo.
Il progetto “Fuori le Mura” ha visto oltre 200 partecipanti. 52 sono stati destinatari di tirocini, e 20 sono stati gli avviamenti al lavoro con un regolare contratto. L’iniziativa è frutto di una vasta partnership, guidata da Prospettiva Futuro, e di cui fanno parte anche l’Impresa Sociale “Arché” di Catania, specializzata nella formazione professionale, le Case Circondariali di Catania “Piazza Lanza”, di Gela (CL) e di Palermo “Ucciardone”, la Casa di Reclusione di S. Cataldo (CL), il Centro Astalli per l’Assistenza agli Immigrati di Catania, il Centro di Accoglienza Padre Nostro di Palermo, il Consorzio di Cooperative Sociali “Il Nodo” di Catania, la Cooperativa Sociale “Golem” di Valguarnera (EN), l’Istituto Penale per Minorenni di Catania e gli UEPE di Caltanissetta/Enna, Catania, Messina e Palermo, nonché l’Ufficio del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Siciliana.
Servizio a cura di Manuela Intrieri
Si ringrazia per la collaborazione Leandro Perrotta, Responsabile comunicazione progetto “Fuori le mura”