Una biblioteca itinerante, piena di libri fatti di carta e inchiostro e di “libri viventi”, fatti di carne e ossa. Si chiama “bibliocamper” ed è un servizio ideato nell’ambito del progetto “Ancora di parole – un porto aperto alle culture“ per portare storie da leggere o da ascoltare in giro per i luoghi più isolati della provincia di Cosenza e in particolare dell’area di Corigliano Rossano.
Promossa da CSC Credito Senza Confini e sostenuta dalla Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura, l’iniziativa prevede numerose altre azioni che hanno l’obiettivo di valorizzare la rete di biblioteche comunali del territorio e avvicinare le giovani generazioni alla bellezza dei libri, strumenti capaci di far conoscere storie e mondi anche molto lontani.
A bordo di questo sapiente camper c’è Flavia De Marco, animatrice e operatrice di CSC Credito Senza Confini, che nel video ce lo ha raccontato così:
“L’idea nasce dalla volontà di portare la cultura e il prestito dei libri alla portata di tutti e tutte attraverso un biblio tour strutturato in tappe che, grazie alla collaborazione con le istituzioni e in particolare con l’assessorato alla Cultura di Corigliano Rossano, ci permette di raggiungere i centri di Corigliano Rossano e le frazioni, i luoghi più isolati. Siamo stati accolti veramente con entusiasmo dalle tante persone, famiglie e bambini che ci hanno permesso di entrare in empatia, poter consigliare i libri più adatti a loro e raccogliere anche suggerimenti di lettura e vere e proprie donazioni, grazie alle quali possiamo ampliare i titoli presenti all’interno del bibliocamper”.
“I libri – prosegue Flavia – non sono fatti soltanto di carta e inchiostro ma anche di carne e ossa. Da qui l’idea dei libri viventi ovvero storie di persone vere che si raccontano, come è successo ad alcune sopravvissute del campo di concentramento di Ferramonti che hanno portato la loro testimonianza ad un evento online organizzato con le scuole alla presenza di tanti ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado di Corigliano Rossano”.
Sull’iniziativa realizzata dal progetto “Ancora di parole – un porto aperto alle culture” in occasione della giornata della memoria abbiamo sentito Maristella Tocci e Marta Imperato, studentesse del Lico Classico Giovanni Colosimo.
“Purtroppo nella situazione che stiamo vivendo siamo stati costretti a mettere in primo piano la pandemia e in secondo piano molte altre tematiche comunque importantissime – spiega Maristella – Ed è per questo che mi è piaciuto molto prendere parte al convegno del 27 gennaio per la Giornata della memoria, perché ci sono delle tematiche che non possono essere dimenticate ed è anzi necessario affrontarle”.
La sua compagna, Marta, aggiunge infine una riflessione che è un messaggio rivolto ai suoi coetanei:
“in questo periodo di pandemia è fondamentale saper apprezzare il valore dell’amicizia, che io ho riscoperto anche attraverso delle iniziative scolastiche come quella per il ricordo della giornata della memoria. Spero che i ragazzi possano cogliere questo messaggio per imparare ad apprezzare anche un poco la bellezza delle piccole cose”.
Servizio a cura di Claudia Cannatà
Grazie alla collaborazione di Nicoletta Bellizzi, referente comunicazione del progetto “Ancora di parole – un porto aperto alle culture”