“Mi hanno proposto un contratto a tempo indeterminato, ma cosa vuol dire? Poi ho capito che si tratta di una parola rara!”. Federico, aiuto cuoco a MagazziniOz, nel cuore di Torino, in via Giolitti 19/A, sembra ancora non crederci che sia possibile avere un lavoro stabile in quella che considera la sua “seconda casa”. Così come per Sebastien, Dorina, Gianluca e tanti altri che in MagazziniOz hanno trovato un luogo accogliente in cui investire energie e speranze e in cui le differenze spariscono.
Dal 2014 è un ristorante, una caffetteria e un emporio, ma soprattutto è un posto dove la quotidianità è fatta di bellezza e di inclusione. Progetto spin-off di CasaOz, associazione nata dalla volontà di un gruppo di persone di Torino che hanno scelto di mettersi a disposizione delle famiglie, è anche un progetto di inserimento lavorativo che in questi anni ha cercato di rispondere alle domande delle famiglie di CasaOz, i cui figli con problemi di malattia o disabilità erano diventati grandi.
Il progetto è rivolto a ragazze e ragazzi con le disabilità più diverse da quelle fisiche a quelle mentali, dal disagio sociale alla migrazione. Vengono accompagnati al lavoro in cucina, nelle preparazioni, in sala, nel ristorante, così come in caffetteria e nell’emporio dei MagazziniOz. Oppure ‘all’esterno’, presso realtà piccole e grandi come Lavazza, Guido Gobino, Un Juventus, Basket Torino, Equilibra.
Il progetto MagazziniOz è sostenuto sin dagli inizi da Fondazione Compagnia di San Paolo alla quale si sono aggiunti negli anni diversi enti privati come il Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo, la Fondazione San Zeno, la Fondazione Cattolica, la Fondazione CRT, Reale Foundation, Lavazza Group e Fondazione Pericle e Giuseppe Lavazza, ma anche pubbliche come l’Università di Torino coinvolta con un’esperienza pilota, e la Città di Torino.
Servizio a cura di Tommaso Armati e Lara Esposito
Si ringraziano per la collaborazione:
Carla Chiarla, CasaOz e MagazziniOz
Rossella Donderi, videomaker