“Ho dei denti storti, ma con questi denti posso fare dei fischi assurdi”. A parlare è un giovane partecipante al laboratorio “Perfetti Imperfetti”, realizzato nelle classi delle scuole primarie di Sansepolcro (AR) coinvolte nel progetto Piccoli che valgono, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
I ragazzi sono stati guidati a individuare i lati positivi del proprio carattere ma anche i propri difetti, suggerendo che, guardati da una diversa angolazione, avrebbero potuto mutarsi in punti di forza proprio come accade nel libro “I cinque malfatti” di Beatrice Alemagna, usato come sfondo narrativo.
“Il mio malfatto l’ho chiamato il Rimandatore, perché rimando sempre tutto” – spiega Gabriele. “Il mio malfatto è la Timida, perché quando ripeto alle maestre mi vergogno perché ho paura di sbagliare” – aggiunge Serena.
Conoscere maggiormente se stessi e i propri compagni ha permesso di notare che tutti, pur nella diversità, possono vivere le stesse esperienze e problematiche e che attraverso strumenti come l’autoironia è possibile trasformare un tratto “malfatto” in un tratto distintivo, unico e bellissimo.
Durante i laboratori, inoltre, i bambini e le bambine hanno realizzato la propria carta d’identità emotiva, un mezzo utile per ascoltarsi e porre attenzione al proprio sentire che, difficilmente, viene condiviso e tradotto in parole.
Tra le attività realizzate dal progetto “Piccoli che valgono”, ci sono anche l’esperienza vissuta da un gruppo di studenti di Alberobello e Locorotondo alla scoperta dei luoghi importanti per loro e per i propri compagni (lo abbiamo raccontato qui) e quella sui temi del viaggio e della scoperta realizzata un gruppo di studenti di Milano (video qui).
Servizio a cura di Ortensia Ferrara
Si ringraziano Antonio Spadaro (Mani Tese), Cristina Falleri e la casa di produzione Raccontami