Uno spazio pubblico ridotto a discarica, pieno di rifiuti e di auto rubate e bruciate, è stato recuperato per ospitare il primo campetto polivalente del quartiere di Arghillà Nord, area fragile di Reggio Calabria.
L’abbandono scolastico precoce, la micro-criminalità e lo spaccio in strada sono tra le principali problematiche che affliggono il quartiere e che escludono la possibilità di una dimensione ludica e ricreativa per i bambini e ragazzi che vivono in questa zona.
Lo spazio in cui è nato il campo, precedentemente abbandonato a se stesso e senza una qualche parvenza di futuro sostenibile, è stato restituito ai cittadini grazie all’impegno delle istituzioni, delle associazioni e dei ragazzi del quartiere che, cinque anni fa, hanno iniziato a prendersi cura dell’area, ripulendola e bonificandola più volte.
Neanche il Covid è riuscito a fermare questa azione, fondata sui più sani valori di comunità, che ha avuto il suo felice epilogo grazie al progetto “Arianna. Fuori dal Labirinto“, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Danza, pugilato e calcio a 5 sono le attività messe in campo dalla Polisportiva Arghillà a Colori per garantire il diritto al gioco a bambini e ragazzi.
“Lo sport può generare un processo di normalità che deve caratterizzare questo territorio – spiega Paolo Cicciù, presidente provinciale del Csi Reggio Calabria – Il campetto sarà un avamposto educativo essenziale in questo quartiere. Inoltre, rappresenta un traguardo importante in un percorso che deve potersi nutrire di diritti e partecipazione”.
Servizio a cura di Jacopo Francone e Rosa Cambara
Grazie alla collaborazione di Chiara Lucà Trombetta, responsabile comunicazione progetto “Arianna. Fuori dal Labirinto”